
Ho sentito mormorare che questa fosse la settimana mondiale per l’allattamento… Non sono molto informata a riguardo, sono un po’ distratta su questi “appuntamenti planetari”… Però sento la parola “allattamento” e mi si riaccendono ricordi a catena, uno cade sull’altro come le tessere del domino, in un’onda senza fine di emozioni uniche e speciali, impulsi primordiali, odori che non tornano, e calore, e pelle, e manine che ti cercano, e boccuccia che ti trova, e occhietti che si chiudono nell’abbandono più antico e dolce del mondo. L’abbandono di un figlio alla Madre e di una Madre al figlio. Due istinti che si sciolgono l’uno nell’altro, quello di nutrire e quello di nutrirsi, due impeti primitivi e animali che la razza umana sa stemperare in un unico abbraccio d’Amore. E sarebbe il caso che fosse tutto così estremamente naturale e bello. E invece credo che siano poche le madri in grado di viverlo con assoluta spensieratezza seguendo solo l’Istinto Materno. Corsi pre-parto, corsi post-parto, pagine di libri e articoli su Internet con consigli, addirittura regole, il tempo giusto tra le poppate, quante ore devono passare, quanti minuti devono durare. Così tu sei lì, sei appena diventata Mamma e non sai neanche bene cosa vuol dire, ti prende un po’ d’ansia, tra quello che ti viene suggerito di fare, quello che hai letto e quello che senti sia giusto. Il latte c’è o non c’è? Avrà mangiato abbastanza? Avrà già fame? Uno potrebbe impazzirci. Meno male che i nostri cuccioli ci riportano velocemente a loro, silenziosamente ci guidano a seguire il nostro – e dunque il loro- istinto. Dolcemente ci rassicurano addormentandosi beati tra le nostre braccia quando sono sazi. E allo stesso modo, sempre beatamente, si addormentano tra le braccia di una Mamma che non ha potuto allattare ma che con Amore prepara loro il biberon per la poppata, che deve combattere con le domande insistenti delle donne di due generazioni prima, che proprio non capiscono come si possa non allattare al seno.
Poterlo fare per me è stato un vero dono, lo desideravo, mi sono impegnata, ce l’ho proprio messa tutta. Mi sono anche sentita sfinita a volte, prosciugata, una specie di mucca a domicilio, attenta a ciò che mangiavo, assuefatta alle tisane al finocchio… però sono stata fortunata. Ho allattato. Ho potuto farlo, con tutte e due le mie figlie. E non lo dimenticherò mai.
Chiara Mum
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