
Nella giornata mondiale del Libro vi racconto come una breve lettura fatta con le mie bimbe ci ha aiutate a superare un “momento” di piccola crisi all’asilo.
Devo premettere che né Sveva né Emma hanno mai dato particolari problemi con l’asilo, hanno fatto un bell’inserimento e sono sempre andate più che volentieri…
Però si sa, qualche giornata no, qualche piccolo capriccio e qualche lacrimuccia (anche della Mamma, perché no!) ogni tanto ci stanno.
In più, con l’arrivo della primavera la stanchezza dei lunghi mesi invernali si fa sentire per tutti. E così lunedì, quando ho accompagnato la Sveva alla Materna, proprio non ne voleva sapere di restarci. Ho cercato di convincerla a raccontare il suo sabato in piscina alla Maestra Adele ma lei si è aggrappata al collo (come non ricordo abbia mai fatto) dicendo con le lacrime agli occhi “Voglio stare con te Mamma!”. Poi, piano piano, si è convinta ad andare. Non ci ho dato troppo peso lì per lì, ma martedì quando l’ha accompagnata suo papà di nuovo la stessa scena: non era da lei.
Mercoledì sono tornata io ad accompagnarla, anche per cercare di capire se fosse successo qualcosa per renderla così triste (lo so, sono un tantino precipitosa!). Stava per ripetersi il medesimo siparietto, aveva già abbassato lo sguardo e stretto la mano, quando mi è venuta in mente la storia della zebra ZEB e della scorta di BACI che la mamma e il papà gli avevano preparato da portarsi dietro durante il campeggio, per non sentire la loro mancanza. In pratica gli avevano dato questi BACI-CARAMELLA, foglietti con impressi sopra il bacio del papà da un lato e il bacio (con rossetto) della mamma dall’altro. Così ZEB poteva appoggiarli alla guancia come baci della buonanotte, come se mamma e papà fossero li con lui.
Ovviamente alle 7.30 di mattina non avevo foglietti di carta con me, ma si sa, i bambini hanno un’immaginazione incontenibile, perciò è bastato suggerire a Sveva: “Cosa ne dici se la Mamma ti dà una SCORTA DI BACI come quelli di ZEB da usare durante il giorno se ti senti triste?”
Subito un bel sorriso. E quel luccichio negli occhi che solo i bambini sanno avere (o forse anche le Donne, quando sognano). Ha allungato la mano, l’ho baciata tre volte. Poi subito l’altra e le ho messo ancora tre baci-caramella. Ha chiuso i pugni, li ha messi in tasche che nemmeno aveva in quei buffi leggins a pois. Poi mi ha salutata ed è sparita allegramente tra i compagni mattinieri come lei, non prima di avermi lasciato il mio bacio-caramella da portare al lavoro.
Da questo episodio ho tratto tre conclusioni:
1) i libri, e le storie in essi contenute, hanno un potere straordinario.
2) il potere dell’immaginazione e della fantasia dei bambini è un dono di valore inestimabile e va incentivato anche con la lettura.
3) quando noi Mamme riusciamo a consolare i nostri cuccioli o a strappar loro un sorriso con stratagemmi come questo ci sentiamo delle super eroine e ci si riempie il cuore di gioia.
Cosa vuol dire se poi quando lei è sparita con gli altri la lacrima è scesa a me… Era pur sempre la lacrima di una bella emozione!
Chiara Mum
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